Nessun miglioramento su pronto soccorso e liste di attesa.
Il problema più importante riguarda i Livelli essenziali di assistenza. Perché nell’ultima rilevazione del Ministero la situazione è decisamente peggiorata per quanto riguarda il Lazio, specialmente sui versanti del setting del territorio e della prevenzione, secondo i dati forniti dal Ministero della Salute.
Nella prevenzione il Lazio scende di sei posizioni, passando dai precedenti 74 punti a 63 punti. Nel 2022 eravamo all’ottavo posto tra le regioni italiane, mentre ora siamo al quattordicesimo. Nell’area distrettuale si perdono tre posizioni e il Lazio scende al quindicesimo posto tra le regioni italiane, passando da 72 punti a 68.
Dunque, ed era quello che temevo, si sta verificando un peggioramento evidente per la parte della prevenzione e della medicina territoriale. Il presidente Francesco Rocca continua a sottolineare situazioni che non ci sono nella realtà.
Se non si affrontano seriamente le politiche di prevenzione e un rafforzamento del territorio, gli ospedali saranno ulteriormente sovraccaricati, in una regione che ha uno dei maggiori tassi di invecchiamento a livello nazionale. Occorre un maggior coinvolgimento di tutti i professionisti del settore della prevenzione e della medicina di base e del territorio, a cominciare dai medici di medicina generale e pediatri, fino alla rete dei farmacisti, fermi con la “farmacia dei servizi”.
Sulla sanità le sfide vere da vincere sono queste. Inoltre, l’attuale amministrazione dovrebbe riportare al centro del sistema la sanità pubblica. La giunta Rocca ha potuto contare, sin dal suo insediamento, su investimenti di 800 milioni di euro di fondi PNRR. A quello che mi risulta, finora di quella somma è stato utilizzato appena il 20%. E i numeri sono testardi.
Estratto dall’intervista. Per leggere l’articolo completo clicca QUI