Azione Roma

Omaggio ai patrioti di Roma del Partito d’Azione

In occasione dell’ottantunesimo anniversario della strage delle Fosse Ardeatine, abbiamo reso omaggio, insieme al segretario nazionale Carlo Calenda, ai patrioti di Roma del Partito d’Azione caduti durante l’occupazione tedesca, che hanno dato la vita per la nostra libertà.

I martiri ricordati sulla targa posta sulle mura aureliane in viale Castrense sono: Pilo Albertelli, Bruno Annarumi, Manlio Bordoni, Antonio Gallarello, Giorgio Giorgi, Pietro Lungaro, Benedetto Pittorri, Umberto Rossi, Felice Salemme, Luigi Selva. Ricordare è il gesto più alto per conservare la memoria e l’insegnamento di chi si è battuto per la democrazia.

L’eccidio delle Fosse Ardeatine fu una strage nazifascista, in cui i fascisti italiani furono protagonisti attivi. Lo dimostra la storia del professore Pilo Albertelli, medaglia d’oro al valor militare, che abbiamo ricordato a Roma presso la lapide deposta dal Partito d’Azione. Albertelli fu arrestato a Roma il primo marzo del 1944 dalla polizia fascista, torturato dalla famigerata banda di Pietro Koch, che dirigeva il reparto speciale della polizia repubblicana, e trasferito il venti marzo a Regina Coeli per essere poi inserito nella lista dei cinquanta prigionieri italiani che Kappler chiese al questore Caruso. Durante la prigionia tentò due volte di togliersi la vita pur di non parlare. Aveva solo 36 anni. Non basta dire che la strage fu perpetrata dalle truppe naziste: se si vuole rispettare davvero la storia, bisogna aggiungere ‘con la complicità dei fascisti italiani’. Una verità che la presidente del Consiglio preferisce dimenticare.

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