Il termine sottoservizi indica l’insieme delle infrastrutture e degli impianti tecnologici collocati nel sottosuolo delle città o lungo le strade: reti idriche, gas, elettricità, telecomunicazioni, fognature. Il loro coordinamento e la loro mappatura sono fondamentali per evitare danni durante i lavori stradali, migliorare la sicurezza e pianificare in modo efficiente manutenzioni e nuovi scavi.
In molte zone di Roma le società che gestiscono i sottoservizi, pur autorizzate a intervenire, non effettuano i ripristini “a regola d’arte”, come previsto dal Regolamento per l’esecuzione e il ripristino degli scavi stradali del Comune di Roma (Delibera 21/2016 e Disciplinare tecnico 2020).
Il risultato non è solo estetico: buche, rattoppi, sollevamenti d’asfalto, ridotta durabilità e maggiori costi per la collettività. È il caso di via Cerasi, nel Municipio XII, ma segnalazioni simili arrivano da tutta la città.
La proposta di Azione Roma è chiara: inserire i lavori delle società di sottoservizi nel calendario ufficiale degli interventi di manutenzione stradale, per garantire controlli efficaci, ripristini omogenei e meno sprechi.
Il problema del coordinamento dei lavori pubblici a Roma non è mai stato risolto: troppo spesso una strada appena asfaltata viene riaperta per nuovi scavi, con la buona pace del contribuente, dei pedoni, dei ciclisti e di chi va su due ruote.
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