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Sicurezza stradale, a Roma serve più prevenzione ed educazione

I dati Aci-Istat sull’incidentalità stradale del 2024 confermano che Roma rimane in testa alle classifiche con oltre 38 incidenti ogni giorno e un numero di decessi ancora inaccettabile. Solo nell’ultimo anno si sono registrati 13.924 incidenti, 17.196 feriti e 134 vittime. Aumentano i sinistri che coinvolgono motociclisti e mezzi a due ruote, mentre restano elevati i numeri dei pedoni investiti, con 49 morti e oltre 2.100 feriti.

A pagare il prezzo più alto sono soprattutto gli utenti deboli della strada: pedoni, ciclisti e chi va su due ruote. È necessario cambiare approccio destinando maggiori risorse all’educazione stradale e puntando di più sulla prevenzione, coinvolgendo scuole e famiglie e impegnando i giovani in corsi di guida sicura”.

La principale causa di mortalità sulle strade della Capitale resta l’eccesso di velocità (34,8%), seguita dalla distrazione alla guida e dal mancato rispetto della segnaletica.

“Anche in una città complessa come Roma i risultati si possono ottenere, se il tema della sicurezza diventa davvero una priorità”, ha aggiunto D’Amato, promotore della proposta di legge regionale “Lazio Strade Sicure”. Il testo prevede un piano integrato di prevenzione, educazione e controllo, con l’obiettivo di ridurre del 50% le vittime della strada entro il 2030, attraverso un Fondo regionale per la sicurezza stradale, campagne permanenti nelle scuole e interventi infrastrutturali come attraversamenti rialzati, piste ciclabili protette e illuminazione intelligente nei punti più pericolosi.

Roma può e deve diventare una città che tutela davvero la vita di chi cammina, pedala e guida.

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