No a scelte miopi sulla scuola: l’istruzione è un bene essenziale e non possono essere studenti e famiglie a pagare il prezzo dei tagli.
Il piano di dimensionamento scolastico voluto dalla Giunta Rocca è un colpo duro inferto alla scuola pubblica. Con accorpamenti forzati e logiche meramente ragionieristiche, si creano istituti ingestibili e sovraffollati, con plessi spesso distanti tra loro e realtà scolastiche profondamente diverse – comprese quelle dell’istruzione ospedaliera.
La figura del dirigente scolastico è centrale per il successo formativo di un’istituzione: non può essere costretta a gestire più sedi con responsabilità enormi e problematiche complesse. Una scuola ingestibile non può garantire una formazione di qualità.
Affermare il contrario e ridurre tutto a una questione burocratica, come fa il centrodestra, è non solo un falso ideologico ma anche profondamente sbagliato.
Chi governa ha il dovere di investire nella scuola pubblica, non di smantellarla. Con tagli miopi e senza visione si compromette il diritto allo studio. La scuola non può diventare un pallottoliere su cui far quadrare i conti.
Bisogna ritirare immediatamente la delibera sul dimensionamento, un errore grave e una contraddizione inspiegabile. Ancora una volta, la destra razzola male.
Noi continueremo a difendere la scuola pubblica come presidio di democrazia, uguaglianza e futuro.