Malgrado le buone intenzioni e gli annunci del sindaco Gualtieri, che ha parlato di “un milione di alberi per Roma” e di investimenti decuplicati per la cura del verde, la realtà nelle strade e nei parchi della Capitale resta ben diversa. Durante il Consiglio comunale straordinario sul verde, il primo cittadino ha rivendicato nuovi fondi, assunzioni e piani di forestazione urbana, ma le opposizioni hanno denunciato interventi disordinati, abbattimenti ingiustificati e una gestione ancora lontana da quella trasparenza e competenza che Roma merita.
“Oggi a Roma il verde pubblico versa in condizioni critiche per l’assenza cronica di manutenzione: il problema non è piantare nuovi alberi, ma prendersi cura di quelli che già ci sono. Per fare questo, però, occorre un cambio di passo importante, che consenta di arrivare a una gestione stabile, competente e strutturata di questa preziosa risorsa, fino a tornare nel tempo a un Servizio Giardini interno, qualificato e capillare”.
Così in una nota Flavia De Gregorio e Antonio De Santis, consiglieri di Azione in Campidoglio.
“Fino ad allora – continuano da Azione – un contributo può arrivare anche da alcune proposte concrete e immediate che abbiamo presentato, come la presenza di un agronomo in ogni municipio o l’attivazione di programmi di formazione per il personale impegnato a garantire il rispetto dei contratti di manutenzione. La strada da seguire, a nostro avviso, rimane però soprattutto una: smettere di rincorrere le emergenze e considerare il verde pubblico come un’infrastruttura urbana a cui va riconosciuto il giusto posto al centro dell’agenda politica cittadina”.
Per questo, come Azione, “ribadiamo la necessità di trasparenza su abbattimenti e nuove piantumazioni, una mappatura completa dei terreni capitolini, la restituzione ad Ama della pulizia dei parchi, controlli finalizzati al rispetto del regolamento del verde e l’istituzione di un ‘cantiere radici’ per tutelare le alberature durante i lavori pubblici, evitando tragedie come quella del pino di piazza Venezia”.
