Semplificare le procedure dei voucher per lo sport nel Lazio: è questo l’obiettivo della mozione presentata da Azione in Consiglio regionale. Il programma, pensato per sostenere la pratica sportiva nella nostra regione con un contributo da 500 euro a figlio, è diventato un labirinto amministrativo che scoraggia chi dovrebbe beneficiarne e impone un meccanismo contabile insostenibile, soprattutto per le piccole associazioni sportive, che rischiano di rinunciare al programma nonostante il suo valore sociale.
“Oggi ogni ragazzo, prima di entrare in palestra, deve scansionare un QR code che cambia di continuo, creando difficoltà nella registrazione delle presenze e nella rendicontazione delle lezioni. Inoltre, le associazioni sportive devono compilare report giornalieri e relazioni mensili, con un aggravio di costi e dove anche un piccolo errore può bloccare il rimborso. I contributi, poi, vengono pagati solo in due tranche, a dicembre e a maggio, costringendo le società a sostenere da sole mesi di attività e spese. Un sistema nato per favorire la pratica sportiva che, invece, finisce per penalizzare proprio chi tiene viva la rete sociale dello sport di base. Chiediamo una semplificazione immediata, tempi di rimborso certi e rapidi, e una riduzione degli adempimenti burocratici. Lo sport è inclusione, educazione e salute, non può essere ostaggio della burocrazia.”
Lo hanno dichiarato Alessio D’Amato, consigliere regionale e responsabile Welfare di Azione, e Alessia Pieretti, consigliera della Città metropolitana di Roma Capitale e responsabile regionale per lo sport di Azione.
